NEANCHE L'Ufficio Storico SME ha mai pensato di ricostruire la storia degli ufficiali di complemento, nonostante la loro importanza nella storia militare e sociale italiana. Eppure, molti sono morti in servizio o sono stati gravati da incarichi più grandi di loro. In tanti poi si sono raffermati e fra questi, molti sono riusciti a passare in servizio permanente effettivo. Purtroppo, il fin troppo rapido passaggio dalla leva al professionismo ha provocato nei ranghi militari una rimozione collettiva, un senso di fastidio verso il “Vecchio Esercito”. Ammettiamo pure che il Comandante della Scuola di Fanteria e i suoi collaboratori abbiano oggi ben altro a cui pensare, ma tanto vuoto culturale è sorprendente, se non colpevole. In fondo noi AUC – sia detto senza falsa modestia – siamo stati per anni l’élite del servizio di leva: per legge almeno diplomati, anche quando l’Italia era semianalfabeta, costituivamo un’efficace mediazione tra i soldati coscritti e gli ufficiali di carriera, all’epoca due mondi diversi. Forgiati a Cesano, venivamo dalla vita borghese e ci saremmo tornati. Ma siamo tutti figli della Scuola di Fanteria
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Complimenti per il sito. Luca Cibin 167° Corso AUC Cesano di Roma (1997).
RispondiEliminaComplimenti per il sito. Sono Maurizio Pecoraro, allievo del 125° corso I° battaglione 2a compagnia "Ponte di Goito". Ho creato anche un gruppo su Facebook per ritrovare i compagni di corso
RispondiEliminaAiroldi corrado auc 125 BERSAGLIERE
EliminaSono Patrizio Fantacci del 68°corso AUC SCUOLA DI FANTERIA. Mi piacerebbe avere notizie dei miei compagni di corso. Grazie
RispondiEliminaGraziano Damicis 167° parà C.C. 2^ Cp. Ponte di Goito ... un saluto a tutti gli AUC...
RispondiEliminaSono Fabio Galassi 119°AUC 1°Battaglione 3°Compagnia 2°Plotone
RispondiEliminaSarei felice di avere notizie dei miei compagni.
Un saluto a tutti gli Ufficiali.